Se rileggessimo insieme qualche documento "vintage", ci potremmo accorgere come la storia tenda a riproporre le stesse situazioni. Lo scontento di tredici anni fa che ha portato ad una grossa protesta dei lavoratori della Rai Tv attraverso lo sciopero delle Squadre Esterne, in occasione dei Campionati Mondiali di Sci di Bormio del 2005, potrebbe ripetersi qualora venisse apposta la firma sull'ennesimo contratto peggiorativo.Sicuramente, la condizione economica, sociale e culturale del Paese non aiuta; la classe politica non è all'altezza della situazione e si preoccupa soltanto dei propri privilegi anziché guardarsi intorno e comprendere che non sono i contributi figurativi, le esenzioni dal pagamento delle tassazioni previdenziali dei lavoratori o la svalutazione dei loro stipendi che potranno risolvere la crisi nella quale l'Italia e parte dell'Europa si trova ormai da circa un decennio.
La situazione è preoccupante anche perché chi governa pensa che restringendo ulteriormente i diritti civili e la libertà dei cittadini si possa arrivare ad un controllo delle masse, ma come abbiamo già visto in passato, basta uscire da alcuni schemi precostituiti per mettere in crisi questo fragile sistema.
Nel seguente comunicato del 2004 alcuni passaggi risultano ancora attuali, ma la parte che più ci colpisce e che potrebbe portare a nuove lotte capaci di mettere in evidenza l'indifferenza generale e l'incapacità cronica di risolvere alcune situazioni critiche la troviamo nella parte finale, in cui i lavoratori esprimono la loro determinazione nel voler far valere le loro ragioni.
Oggi, come allora, il gruppo di UR902 e la sua guida strategica sono pronti a schierarsi dalla parte di chi vuol rendere la sua voce più forte per perseguire gli obiettivi che intende raggiungere. WDM
Oggi, come allora, il gruppo di UR902 e la sua guida strategica sono pronti a schierarsi dalla parte di chi vuol rendere la sua voce più forte per perseguire gli obiettivi che intende raggiungere. WDM
Segue documento da archivi UR902:
Rivendicazione Operatori di Ripresa
Milano, 14/12/04
Gli operatori di ripresa rivendicano le pari opportunità di sviluppo di carriera rispetto alle figure professionali dei tecnici e degli impiegati con la conseguente possibilità di arrivare alla classe 1 per gli operatori in possesso di diploma di scuola media superiore (come accordato agli impiegati in possesso di diploma).
Del resto la classe apicale dell’operatore di ripresa è da sempre tenuta, per declaratoria contrattuale, al coordinamento degli operatori impiegati nella ripresa e a questo proposito si vuole sottolineare come nel corso degli ultimi anni ci sia stata una enorme trasformazione nella ripresa degli eventi nel senso della dimensione degli stessi. Riprese realizzate con l'utilizzo di 10, 20 e più telecamere sono assolutamente all'ordine del giorno (trasmissioni in prima serata, partite di calcio, gare di F1, gara di sci, etc.), impegni peraltro in cui è massiccio anche l’utilizzo di operatori esterni a contratto e con i quali il “primo operatore” fa da “trait d'union” con l’azienda e deve quindi avere lo stesso inquadramento dei coordinatori tecnici.
Nulla si vuole togliere alla responsabilità tecnica dei coordinatori per l’evento che si va a realizzare, ma vogliamo condividere la responsabilità della gestione del personale nella figura degli operatori di ripresa. Si verrebbe così a creare la figura del coordinatore degli operatori di ripresa, con pari dignità e opportunità di sviluppo di carriera, fermo restando la mansione operativa con obbligo dell’uso della camera laddove l’impegno non preveda particolari esigenze organizzative. Supponendo che il numero delle telecamere sia dieci, qualora si superasse detto numero bisognerebbe designare un primo operatore a gestire e coordinare il lavoro dei colleghi. A tuttoggi questo avviene con assoluta sporadicità , senza che l’azienda riconosca alcunché, ne’ in termini economici e tanto meno in termini di iter di carriera.
Va da sé che il passaggio alla classe 1 della figura apicale dell’operatore, oggi inquadrato in classe 2, aprirebbe l’accesso di detta classe agli operatori che si distinguono per capacita’ professionale e per l’utilizzo di particolari mezzi di ripresa (steadicam, bracci mobili, moto, wescam, etc.).
Diffidiamo l’azienda dal voler utilizzare altre figure professionali all'uso delle telecamere senza averne i requisiti che da sempre hanno caratterizzato la figura dell’operatore di ripresa (si chiede che gli operatori vengano assunti attraverso regolari selezioni del personale).
Riteniamo questi punti assolutamente fondamentali per la nostra figura professionale e confidiamo che queste istanze vengano da voi recepite e che ve ne vogliate fare carico per l’imminente trattativa contrattuale.
Precisiamo inoltre che siamo assolutamente determinati ad intraprendere qualsiasi forma di lotta da voi ritenuta opportuna per ottenere queste rivendicazioni.
Gli Operatori di Ripresa delle Squadre Esterne della RAI di Milano.
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